Nuova Riveduta:

Matteo 15:22

Ed ecco una donna cananea di quei luoghi venne fuori e si mise a gridare: «Abbi pietà di me, Signore, Figlio di Davide. Mia figlia è gravemente tormentata da un demonio».

C.E.I.:

Matteo 15:22

Ed ecco una donna Cananèa, che veniva da quelle regioni, si mise a gridare: «Pietà di me, Signore, figlio di Davide. Mia figlia è crudelmente tormentata da un demonio».

Nuova Diodati:

Matteo 15:22

Ed ecco una donna Cananea, venuta da quei dintorni, si mise a gridare, dicendo: «Abbi pietà di me, Signore, Figlio di Davide! Mia figlia è terribilmente tormentata da un demone!».

Riveduta 2020:

Matteo 15:22

Quand'ecco, una donna cananea di quei luoghi venne fuori e si mise a gridare: “Abbi pietà di me, Signore, Figlio di Davide! Mia figlia è gravemente tormentata da un demonio”.

La Parola è Vita:

Matteo 15:22

Una donna cananea che viveva in quei paraggi gli si avvicinò, implorandolo: «Abbi pietà di me, o Signore, figlio di Davide! Mia figlia è posseduta da un demonio che la tormenta continuamente!»

La Parola è Vita
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Riveduta:

Matteo 15:22

Quand'ecco una donna cananea di que' luoghi venne fuori e si mise a gridare: Abbi pietà di me, Signore, figliuol di Davide; la mia figliuola è gravemente tormentata da un demonio.

Ricciotti:

Matteo 15:22

Ed ecco una donna Cananea, di quei paraggi, venne fuori, gridando a voce alta: «Abbi pietà di me, Signore, figlio di David; mia figlia è crudelmente tormentata dal demonio».

Tintori:

Matteo 15:22

Ed ecco una donna Cananea venne fuori da quei luoghi a dirgli, gridando: Abbi pietà di me, o Signore, Figlio di David: la mia figliola è crudelmente tormentata dal demonio.

Martini:

Matteo 15:22

Quand'ecco una donna Cananea uscita da que' contorni alzò la voce, dicendogli: Abbi pietà di me, Signore, figliuolo di Davidde: la mia figliuola è malamente tormentata dal demonio.

Diodati:

Matteo 15:22

Ed ecco, una donna Cananea, uscita di que' confini, gli gridò, dicendo: Abbi pietà di me, o Signore, figliuol di Davide! la mia figliuola è malamente tormentata dal demonio.

Commentario abbreviato:

Matteo 15:22

21 Versetti 21-28

Gli angoli oscuri del paese, i più remoti, condivideranno le influenze di Cristo; in seguito, le estremità della terra vedranno la sua salvezza. L'angoscia e i problemi della sua famiglia portarono una donna a Cristo; e anche se è il bisogno che ci spinge a Cristo, non per questo saremo allontanati da Lui. La donna non ha limitato Cristo a un caso particolare di misericordia, ma ha implorato misericordia, misericordia: non invoca il merito, ma dipende dalla misericordia. I genitori hanno il dovere di pregare per i loro figli e di pregare seriamente per loro, soprattutto per le loro anime. Avete un figlio, una figlia, afflitti da un demonio orgoglioso, da un demonio impuro, da un demonio maligno, e tenuti prigionieri da lui a suo piacimento? Questo è un caso più deplorevole di quello della possessione corporea, e dovete portarli con la fede e la preghiera a Cristo, che solo è in grado di guarirli. Molti metodi della provvidenza di Cristo, e in particolare della sua grazia, nel trattare con il suo popolo, che sono oscuri e perplessi, possono essere spiegati da questa storia, che insegna che può esserci amore nel cuore di Cristo mentre c'è cipiglio sul suo volto; e ci incoraggia, anche se sembra pronto a ucciderci, a confidare in lui. Coloro che Cristo intende onorare di più, li umilia perché sentano la loro indegnità. Un cuore orgoglioso e non umiliato non avrebbe sopportato questa situazione, ma lei la trasformò in un argomento a sostegno della sua richiesta. Lo stato di questa donna è un emblema dello stato di un peccatore, profondamente consapevole della miseria della sua anima. Il minimo di Cristo è prezioso per un credente, persino le briciole del Pane della vita. Di tutte le grazie, la fede onora maggiormente Cristo; quindi, di tutte le grazie, Cristo onora maggiormente la fede. Egli guarì la figlia. Parlò e fu fatto. Da qui, coloro che cercano aiuto dal Signore e non ricevono una risposta benevola, imparino a trasformare anche la loro indegnità e il loro scoraggiamento in richieste di misericordia.

Riferimenti incrociati:

Matteo 15:22

Mat 3:8,9; Sal 45:12; Ez 3:6; Mar 7:26
Mat 9:27; 17:15; Sal 4:1; 6:2; Lu 17:13; 18:13
Mat 1:1; 20:30,31; 22:42-45; Lu 18:38,39; Giov 7:41,42
Mat 17:15; Mar 7:25; 9:17-22

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